13/09/13

[Fumetti-Mente] Il gioco di Orson Scott Card

Orson Scott Card. Già... Proprio quell'Orson Scott Card.
Tutto era iniziato con un annuncio. Il famoso autore di fantascienza Orson Scott Card, autore dell'altrettanto famoso romanzo di fantascienza Il gioco di Ender, da cui la Summit Entertainment sta realizzando un film ad alto budget, avrebbe scritto il primo numero di una nuova testata digitale della DC Comics, Adventures of Superman, e che sarebbe stato disegnato niente meno che da quel mito di Chris Sprouse (se non sapete chi è reperitevi immediatamente in albetti quel capolavoro di Tom Strong, pubblicati attualmente da RW Lion).

Su internet suonano le tombe dell'apocalisse. Come solo "l'internet" sa fare.

Lo ammetto, non ero al corrente delle attività "anti matrimonio egualitario" di Orson Scott Card. Qui però non stiamo parlando di semplici opinioni, ma di qualcosa di più. Perché quando usi il tuo peso come autore di fantascienza, che ti ha portato un sacco di premi, per supportare l'azione del The National Organization for Marriage, diventa qualcosa di più di una semplice opinione, diventa attivismo politico, sopratutto se le obiezioni che vengono portate a favore del famoso Proposition 8 (referendum con cui si chiedeva l'abilizione in California del matrimonio egualitario, referendum dichiarato dalla corte suprema incostituzionale) erano uguali a quelle dei coloro che si opponevano ai matrimoni misti ("il passo successivo sarà quello di legalizzare la pedofilia, la zoofilia e la poligamia!". Stesse identiche parole.). 

Dopo l'annuncio incominciano ad arrivare messaggi infuocati che chiedono l'allontanamento di Orson Scott Card da Superman (inteso proprio come personaggio) perché, secondo molti, sarebbe in totale contrasto con i valori morali di cui il personaggio è portatore. Fioccano inoltre le dichiarazioni di moltissime fumetterie americane che in seguito al coinvolgimento di Orson Scott Card nella testata non solo non l'avrebbero consigliata ai loro clienti, ma addirittura non acquistato la versione cartacea quando si sarebbe resa disponibile.


Dopo che i media si gettarono a capofitto sulla storia, amplificando ancora di più tutta la caciara che si è venuta a creare attorno alla testata, il disegnatore Chris Sprouse decise di uscire fuori dal progetto. La motivazione ufficiale di tale gesto è, secondo le sue parole, il fatto che si stesse discutendo più di ciò che c'era attorno al fumetto che sul fumetto stesso. Il numero di Adventures of Superman scritto da Orson Scott Card scompare, facendo scalare in avanti i previsti numeri successivi. Storia finita? Nemmeno per sogno.

A parte l'affermazione, risalente al primo agosto del 2013, di Dan DiDio che la storia di Orson Scott Card non sia stata cancellata, ma soltanto sospesa in attesa di un disegnatore disponibile (andiamo, quanto gli ci vorrà alla DC Comics a trovare un disegnatore disponibile? Se proprio dovete farlo per questioni di contratto fatelo disegnare a Liefield.), tutto questo è ricaduto su un'altro titolo atteso. L'adattamento cinematografico di Il gioco di Ender.

Qui non si trattava di un "semplice" fumetto, ma di un adattamento cinematografico di un vendutissimo romanzo di fantascienza con un budget da ben 110 milioni di dollari. Anche su quello è iniziata una chiamata alle armi per boicottare in toto il film e qualsiasi cosa a esso legato. La Lions Gate e la Summit Entertainment hanno evitato di invitare Orson Scott Card alla conferenza del film al San Diego Comicon per evitare controversie, rilasciando dichiarazioni che invece loro sono a favore del matrimonio egualitario.

In tutto questo Orson Scott Card ha buttato sul tavolo alcune affermazioni e giustificazioni che suonano contraddittorie. Tipo che se è quella la libertà di cui tanto si riempiano la bocca i sostenitori del matrimonio egualitario, che deve essere giudicato per quello che scrive non per quello che pensa (peccato che i suoi libri da un certo momento in poi, sopratutto i seguiti di Ender siano strapieni di metafore contro l'omosessualità) e la più bella, cioè che la gente non si deve preoccupare perché il film non sarà un adattamento del suo libro (mossa di difesa imposta dalla Summit oppure implicazione freudiana che c'è qualcosa dietro anche quel libro?). Oltre al fatto che le leggi contro l'omosessualità scritte nei libri devono rimanere nei libri.

Mi dispiace, ma non sono d'accordo. Un conto è scrivere di un futuro traboccante omofobia (parlo per esempio, qualunque esempio), un conto è scrivere di un futuro traboccante omofobia e essere d'accordo con ciò che si scrive. Anche perché la vita stessa di Orson Scott Card, non lascia molti dubbi a tal proposito.

Uno scrittore dovrebbe essere sempre responsabile e consapevole di ciò che scrive.

Quindi, più o meno la situazione per quello che riguarda Orson Scott Card è questa, con tutti ad aspettare gli incassi per il film de Il gioco di Ender, per dare la possibilità alla DC Comics di pubblicare quel storia saltata di Adventures of Superman. Cosa me lo suggerisce? Non so, magari il fatto che la Viacom, il colosso dietro Warner Bros e Dc Comics, ha anche una partecipazione azionaria nella Summit Entertainment. Quando si dicono le coincidenze...
 
Si possono incasinare ancora di più le cose? Si può. Sopratutto se il tuo nome è Kathy Kane / Batwoman. Alla prossima puntata.


Piccola curiosità: Orson Scott Card si è sempre detto contro le fan fiction, quando invece ne ha scritte molte. Quella che vale la pena citare è una fan fiction dell''Amleto che trabocca omofobia da tutti i pori. 

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