07/05/13

[Game Design] Star Junk!


Questa piccola foto sopra mi ha fatto dire... "finalmente" con un sospiro enorme. Rimasto nel così detto Development Hell (cliccate qui per Wikipedia per saperne di più sull'Inferno dello Sviluppo) per più di un anno e mezzo, si tratta della versione Alfa di un N.C.C.G. (Non Collectible Card Game) che sto sviluppando da tempo immemore. Adesso c'è solo bisogno di aspettare il responso della prima partita di alfa test (che sò già che sarà "disastrosa", visto che ho già individuato alcuni bug da rifinire).

Con il senno di poi avrei comprato un intero container di set Alpha di Magic.
I giochi di carte mi sono sempre piaciuti, anche se nel corso del tempo mi sono reso conto che l'estremo successo di questoformati di gioco ha creato dei danni incalcolabili. Mi ricordo ancora quando uscì Magic qui a Firenze. TUTTI giocavano a quel "maledetto" gioco, arrivando a spendere fortune assurde. Questo creò la leggenda dei "bambini mutanti", ovvero quelli che nonostante fossero più giovani di te potevano permettersi tre box delle "Oscurà" e Leggende", mentre te avevi fatto la fame per tre settimane per comprarti 10 bustine. Si diceva che i bambini mutanti in caso di guerra nucleare sarebbero sopravvissuti insieme agli scarafaggi, barcollando per le lande atomiche mormorando ossessivamente se "ciai le magic". Quella situazione è stato però il colpo di grazia del mercato dei giochi di ruolo, perchè i giocatori, improvvisamente, erano scomparsi. In giro c'erano soltanto giocatori di Magic e sopratutto giocatori di White Wolf, che giacchè molti nerd siano contrari alla mia seguente affermazione, dovrebbero essere ringraziati per aver introdotto un sacco di giocatrici nel mondo del gdr. Improvvisamente però TUTTI facevano giochi di carte collezionabili e con tutti intendo TUTTI. Quando anche quel mercato arrivò a collasso, tutto ciò che rimaneva erano le macerie dei giochi di ruolo e dei giochi di carte. Alla fine coloro che rimasero furono pochi sopravvissuti. multinazionali con prodotti transmediali in grado i smuovere una caterva di soldi (le quotazioni di alcune carte di Yugioh! hanno raggiunto delle quotazioni spaventose.. Black Lotus vatti a nascondere!). 
Guardians era un gioco spettacolare, con meccaniche strategiche interessantissime tra eserciti di carte e sopratutto delle illustrazioni INCREDIBILI. peccaot che fosse venuto fuori nel momento della morte totale del mercato dei giochi di carte collezionabili.
Essendo stato un fanatico giocatore di Magic ed essendo arrivato a un passo dal comprare roba come Mox, Time Stop e Time Walk (mi sono fermato a un mazzo coboldi verde rosso con dentro il Berserk, Fork e altre fantastiche carte tutte del set Unlimited) ho subito anche il collasso a livello personale. Mi è basto chiedermi una sola volta quanto ci stessi spendendo sopra e quanto quella passione mi stesse fagocitanto la vita in modo totale. Venduto un sacco di carte, alla fine ho decisi di ritornare ai giochi di ruolo e a qualche sporadico gioco di carte collezionabili, giusto per fare qualche partita con gli amici. Quello che però in tutto questo marasma mi sembrò un ottimo compromesso erano i giochi di carte non collezionabili. Ho sempre trovato il fatto che comprando una scatola dove il gioco sia tutto lì e cpoterlo giocare in più persone delle attrattive troppo forti rispetto ai giochi di carte non collezionabili. Anche se non sono comunque immuni dalla "expansion set disease", basti vedere cosa è diventato Munchkin (ovvero la parodia di se stesso), comprare in più persone un gioco come Bang!, Citadel, Grass, Anima, Fluxx, Si, Oscuro Signore! e Munchkin (limitandosi alle tre espansioni fantasy) è un investimento molto minore, considerdando anche che la maggior parte delle volte hanno una varità di regole e stili di gioco superiore a quella dei giochi di carte collezionabili. Ammetto il caso che tutto questo mio "rant" sia dovuto al fatto che il gioco agonistico non mi è mai realmente piaciuto, ma a mio avviso i vantaggi superano largamente gli svantaggi, sopratutto quando ebay e internet hanno mandato completamente a fanculo il lato social dello scambiare le carte dei giochi di carte collezionabili. Adesso per farti un mazzo forte non devi farti il culo a scambiare. Basta scaricarsi un mazzo prefatto da internet e avere soldi da spendere. Vince alla fine chi ha più soldi e chi dice il contrario mente sapendo di mentire.

Una piccola nota di servizio: Il gioco di carte di Mutant Chronicles era una FIGATA!


03/05/13

360° The Beatles Antologico – Recensione di Mangaforever


Non accade spesso, ma a volte capita di trovare online, quasi per caso, una recensione di un prodotto a cui hai lavorato. Trovarla e leggerla fa piacere, sopratutto se la recensione è positiva (in fondo non è necessario) e sopratutto onesta (cosa ancora più necessaria). Lavorare a questo album devo dire è stato molto piacevole, sia per il tema (mi piacciano molto i Beatles, con dispiacere di mia madre che è una Rolling Stoniana DOC), sia per aver lavorato con i ragazzi della Bookmaker Comics e con Emanuela Cafferini. Si doveva parlare dei Beatles, essendo rispettosi della storia senza però essere didascalici e penso che, visto l'impegno profuso da tutti, l'obbiettivo è stato centrato. Per cui buona lettura della recensione, segnalandovi che dal 2 al 9 maggio la Bookmaker Comics effettuerà spedizioni gratuite dei propri fumetti.

01/05/13

Les bêtes de Black City Tome 2 - Recensione di "Krinein"


Festeggiamo la festa del lavoro (che non c'è), con un post dedicato al lavoro. Il sito francofono Krinein.com, dedicato alla recensione di Cinema, Videogiochi, Fumetti, Musica, Telefilm, Manga, Giochi di Società e tanto altro. Durante l'uscita del primo tomo di Les bêtes de Black City è stata una delle riviste che ci ha dato alla fin fine, il commento più positivo di tutti al fumetto mio e di Lorenzo Nuti. La recensione del secondo tomo conferma la valutazione positiva del primo volume, con alcuni passaggi da citare (perdonate la traduzione non perfetta).

 [...] Un Far West crudo, ambiente naturale per avvoltoi e banditi senza alcuna morale, dove la voce di falsi predicatori ha più autorevolezza del buon senso, dove i soldi corrompono e servono solo per sodddisfare i più bassi istinti [...]

[...] ...la storia di Long John. Questo flashback, piittosto che ostacolare la narrazione, come spesso accate, aiuta invece a comprendere la psicologia del personaggio e, attraverso di lui, di un'intera epoca. Abuso di minore, ignoranza, distorzione della religione, una violenza banalizzata. Tanti motivi che hanno spinto Long John ad allontanarsi dai compagni, sperando in una sola cosa, la morte. [..]

[...] Senza utilizzare un disegno iper-realistico, sono le emozioni a trasparire, in un misto di eccitazione e disgusto. [...] Questo è un esempio perfetto di quello che gli americani chiamano "rough sex" [...].


Non posso che esserne contento, tornando a lavoro sul terzo e ultimo tomo! La vendetta di Jodie, Eloise e Enna arriverà a compimento.

E giusto per dire, Lorenzo ha dimostrato che cazzeggiare con Saints Row: The Third non è una totale perdita di tempo.