20/03/13

Les bêtes de Black City Tome 2 - Recensione di "Zoo"

In una giornata che ammetto è iniziata abbastanza pigramente, arriva una mail che in qualche modo non sono mi risolleva la giornata, ma mi dà motivazione per continuare ad andare avanti. Il magazine francese di "fumetti e arti visuali" Zoo, che questo mese riporta sulla copertina Ekhö monde miroir, il nuovo fumetto di Christophe Arleston e Alessandro Barbucci, in uscita in Italia per la casa editrice BAO con il titolo di Ekhö Mondo Specchio.
Zoo - n°46 - Marzo 2013
Questo però non è un post per parlare del fumetto di Arleston / Barbucci (lo farò a tempo debito quando uscirà in Italia), quando più della recensione che appare a pagina 61 di questo numero. Di cui riporto qui di seguito la scansione.

Recensione di "Les bêtes de Black City Tome 2 - Le poids des chaînes"
Si tratta di una recensione molto interessante, che condenza in poco spazio alcune cosiderazioni  su ciò che io e Lorenzo Nuti (o come erroneamente viene riportato Nuty) abbiamo prodotto con questo secondo volume e vogliamo produrre con questa trilogia. Nella realizzazione grafica viene notato che "I corpi sono mostruosi, distorti, sofferenti, mutilati. Nuti dipinge delle scene di sesso di rara violenza senza indugiare nell'eccesso della rappresentazione stessa." e KB (l'autore della recensione) aggiunge che "Questa visione del sesso fuori del normale e malato evoca il cinema di Cronenberg e certi clichè di Eric Rondespiere.". Apparte la considerazione sul grafismo di Nuti (e questa è una cosa sempre positiva vista la sua bravura) e sulle scene di sesso violento che sono al centro della filosofia de "Le Bestie di Black City", la distruzione del corpo e la sua modifica irreversibile è un qualcosa che effettivamente sta alla base di questa trilogia. Il male si è già compiuto, i corpi sono stati già orrendamente mutilati. Tutto ciò che accade dopo è soltanto una conseguenza e non c'è modo di ignorare la cosa o di superarla. C'è anche un dettaglio che diventerà preponderante nel terzo e ultimo volume di questa trilogia, ovvero "il passato conta e non lascia scampo". Questo tema l'ho voluto far emergere all'interno della storia grazie alla preponderanza dei Flashback. Ci sono tanti flashback incastrati l'uno con l'altro, flashback dentro flashback che riguardano anche personaggi esterni alle protagoniste di Black City, questo a sancire che il loro fare anche insensato è tutto derivante da un passato che ossessiona loro e il lettore e che non lascia nessuna redenzione o soluzione, nonostante si possano fare anche scelte radicali. Per chi ha letto il volume, mi riferisco alla scelta di Eloise su come uccidere Long John. Una scelta che può stupire, ma che alla fine non serve a niente.

Questo è quanto. Keep Calm and Read Comics!