11/10/12

Squillo - "Excusatio non petita, accusatio manifesta"

Prima di qualsiasi altra cosa guardatevi questo video.




Immanuel Casto è uno che non ha bisogno di presentazioni (se proprio volete una "presentazione" di questo alfiere del Porno Groove ascoltatevi in sequenza Anal Beat, Killer Star, Crash e la famosissima Escort 25). Quello che a prima vista potrebbe sembrare solamente una divertente e ironica pubblicità in stile americano di un gioco di carte che ben troppo ricorda certe "regole della casa" politica italiana in realtà nasconde il sito ufficiale di Squillo, il gioco di carte (illustrato da Martina Poli). Dato che però Immanuel Casto le cose le fa per bene e per davvero, il gioco di carte se l'è creato sul serio. Sarebbe dovuto andare in vendita dal 1° ottobre a 18 € + spese di spedizione, 15 € se vieniva prenato entro il 1° novembre.

Sarebbe.

Perché a causa del successo del video, che attualmente conta più di 140.000 visualizzazioni, e del successo della prenotazione del gioco qualcuno se n'è interessato. Nella fattispecie l'interessamento è venuto dalla senatrice Emanuela Baio Dossi (ex Margherita, ex PD, adesso in forze all'APL 'Alleanza per L'Italia' che, se Google non mi tradisce, è stato fondato da Francesco Rutelli nel 2009) ha deciso che quel gioco non s'hà da fare, nè ora, nè mai! Per il semplice fatto che, a suo avviso, Squillo incita alla prostituzione e all'omicidio. Ovviamente non poteva limitarsi a una semplice dichiarazione o a un comunicato a mezzo stampa. No, ci voleva un'interpellanza al senato italiano con tanto di appello al Presidente della Repubblica, Premier, Ministro delle Pari Opportunità e probabilmente anche Topo Gigio (che fonti certe ci indicano come capo della Gran Loggia Regolare d'Italia). Questo un estratto del suo intervento:

Senatrice: Signor Presidente, chiedo, a nome di molte colleghe e anche di alcuni colleghi (ma abbiamo iniziato la raccolta di firme solo pochi minuti fa), di ritirare dal mercato il gioco di carte «Squillo» e di rimuovere immediatamente il relativo spot. Lo chiediamo perché incita alla mercificazione del corpo femminile, parla di vendita di organi umani, incita all’uso di eroina e di antidepressivi e (mi vergogno a dirlo, ma lo faccio solo per far capire l’orrore che è sui nostri siti web e che potrebbe entrare nelle nostre case) a pratiche sessuali disumane (dei roditori si cibano di parti intime femminili). Non dobbiamo consentire ciò. Si propugnano anche delle affermazioni blasfeme: «Credo che il fatto che qualcuno abbia potuto, non solo concepire questo gioco, ma addirittura produrlo e metterlo in vendita, sia la prova che Dio non esiste». Ogni giocatore guadagna molti soldi e ne guadagna di più se ammazza le donne e se vende gli organi femminili. C’è un prezzo diverso a seconda dell’organo e della donna: se la donna è una squillo invece di una ragazza giovane, vale di più. È una cosa orrenda. Non mi sarei mai immaginata che potesse circolare una cosa del genere. Ma non è solo per una questione morale, che chiediamo di ritirare questo gioco di carte. La nostra richiesta è legata anche al fatto che individuiamo delle fattispecie di reato, perché sostanzialmente si istiga allo sfruttamento e all’induzione alla prostituzione e si incita all’omicidio, alla vendita di organi e all’uso di eroina: fattispecie, queste, tutte previste, ovviamente e fortunatamente, dal nostro codice penale. Oltretutto, non c’è alcun limite all’accesso dei minori. Oltre a questa richiesta, domani presenteremo una lettera alla Presidenza del Senato affinché la indirizzi al presidente Monti, al Ministro dell’interno, dal quale dipende la Polizia postale, e al Ministro delle pari opportunità. Credo che l’affermazione della dignità umana non possa essere negata neppure da un simile gioco.

Presidente: Senatrice Baio, la Presidenza prende atto della sua sollecitazione, si associa alla denuncia e invita alla presentazione, in aggiunta alla lettera, di un’interrogazione urgente sul tema.

Ovviamente, come in altri casi analoghi...
PIATTO RICCO
MI CI FICCO!

L'Avvenire si accoda tutto pimpante affermando che il video è un attacco alla religione cattolica, che magari è finanziato dalla lobby gay/comunista/atea/evoluzionista/abortista/pro-contraccezione (questo non l'hanno detto, ma sono sicurissimo che l'hanno pensato) e che probabilmente si rodono perché qualcuno ci ha pensato prima di loro (questo non lo ammetteranno mai, ma sono sicuro che stanno cazziando qualcuno nel'ufficio Ricerca e Sviluppo della CEI <- questa vuole essere satira di bassissima lega prima che qualcuno mi prenda sul serio).
A seguito della dichiarazione arriva anche la risposta di Immanuel Casto.

Gentile Signora Baio, sono l’autore del gioco satirico Squillo. Mi posso solo dire sconvolto del fraintendimento che è stato fatto dell’opera. Di dubbio gusto? Questo lasciamolo decidere agli acquirenti. Ma rea di indurre allo sfruttamento della prostituzione? di incitare alla violenza sulle donne? Stiamo parlando di un gioco Signora. Di finzione. Se così fosse come dovremmo giudicare il famoso gioco da tavolo Risiko? Un gioco che incita alla guerra? Mi vuole dire che per lei un gioco sulla guerra è più accettabile di una satira sulle escort? Squillo è un gioco di satira che si muove su di un piano di finzione. Non a caso ho scelto delle illustrazioni. Il che non significa minimamente dare la mia approvazione morale ai contenuti del gioco (ammesso che un gioco davvero necessiti di un approvazione morale). Ma fare una parodia di una società grottesca dove la mercificazione del corpo femminile raggiunge il suo apice in prodotti di massa come i cinepanettoni e fa di argomenti come la prostituzione o scandali sessuali la principale forma di intrattenimento giornalistico. Inoltre in Italia sono presenti e venduti a minorenni (cosa che noi non facciamo) videogiochi con contenuti MOLTO più espliciti e violenti di quelli proposti dal mio. Le cito i titoli Mafia Wars e soprattutto Gran Theft Auto, dove il giocatore picchia donne per strada (cosa assente nel mio gioco), commette furti d’auto (cosa assente nel mio gioco) e tutta una serie di brutalità sempre assenti nel mio gioco. E ripeto che si tratta di giochi venduti ai minorenni. Inoltre mi lascia quanto meno perplesso che io non sia stato nemmeno interpellato, come ci si aspetterebbe da uno Stato di Diritto. Sono convinto che non ci siano i presupposti legali per farmi chiudere la mia attività, ma non posso non denunciare pubblicamente l’abuso di cui volete farmi vittima. Mi perfetto infine di farle notare che l’Italia ha dei problemi reali che meriterebbero la vostra attenzione, pagata con i soldi pubblici, attualmente dedicata , a quanto parte, ai giochi di carte. 

In attesa di una sua Cortese risposta, le porgo i miei Saluti. 

E visto che la storia prima si presenta come tragedia e poi come farsa la situazione è ulteriormente degenerata due ora fa, quando a seguito delle denuncie, il conto di Paypal a cui il gioco fa riferimento per le prenotazioni è stato bloccato. Questo però è soltanto uno delle innumerevoli STRONZATE che i politici italiani e una certa elite compie consapevolmente quando si tratta di approccarsi a cose che richiedono un certo senso critico e intelligenza per essere colte o un un minimo di buon senso.

Vogliamo fare qualche esempio? Vogliamolo.
  • In sequestro preventivo in Italia delle copie di Resident Evil 2, avvenuto nel 1999 perchè, anche se c'era scritto a caratteri cubitali che la vendita era vietata ai minori e il gioco sconsigliato alle persone impressionabili, poteva essere dannoso per i giovani giocatori.
  • La psicologa Vera Slepoj afferma che Sailormoon, proponendo personaggi femminili forti, incita ai comportamenti gay di maschietti e femminuccie.
  • L'insonne, fumetto creato da Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori, vede prima la copertina di un'albo speciale censurata (a causa di una galeotta sigaretta) poi vede l'albo promozionale Anime Fortunate (tiratura 11.000 copie!), che doveva essere distribuito gratuitamente al centro commerciale Le Befane in concomitanza di una doppia mostra di Martin Mystère/L'Insonne e la quarta edizione del Rimin Comics, essere ritirato e mandato a macero per i seguenti motivi:  a causa di un generico e immaginario "sottosegretario alla cultura" presente nel fumetto, l'album viene ritirato e mandato al macero per paura che un qualche non ben precisato politico si sarebbe riconosciuto in quel non ben precisato politico immaginario che era il "cattivo" della storia.
  • Delle dichiarazioni di Carlo Casini su The Sims 3 in cui era possibile avere una relazione omosessuale e adottare bambini. Riportiamo: [...] che promuove le famiglie, matrimoni e adozioni gay consentendo ai protagonisti di formare coppie omosessuali in grado di sposarsi e adottare bambini, non va venduto ai minorenni. E' inaccettabile che un videogioco che entra nelle case di milioni di italiani permetta ad un bambino di 6-7-8 anni di creare una coppia gay, che può anche adottare bambini. Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l'educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Lo sviluppo della sessualità di un adolescente presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l'eterosessualità diventa la regola. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. Questo è un modo per fissare l'omosessualità. Vietare la vendita del gioco almeno ai minorenni, come è avvenuto con la pornografia, è una strada percorribile. mi farò carico di intervenire in questa materia sia a livello europeo che italiano. Ma so già che saranno puntelli insufficienti.
  • Tutto l'assurdo casino che si è scatenato sul videogioco per Ps2 Rule of Rose accusato da Quotidiano Nazionale e da Panorama delle peggio nefandezze. Riportiamo: "un gioco che stuzzica l'orco che potrebbe risiedere in chi ha il joypad in mano" oppure "ogni scena è pervasa da sottintesi omosessuali e sadici a cui non si è preparati". Arrivando addirittura a criticare scene che nemmeno erano presenti nel videogioco! Tanto tuonò che non successe nulla, tant'è che il gioco venne commercializzato senza alcun clamore.
  • Il casino piantato da Giorgia Meloni nei confronti di Alessio Spataro per i volumi di Giorgia Meicojoni - La Ministronza che però hanno contribuito a far arrivare la serie al terzo volume e a incrementare il traffico di visite al blog ufficiale della Ministronza, alcune di queste provenienti da Senato Italiano.
  • Dei tre miliardi di lire chiesti da Massimo d'Alema a Giorgio Forattini per una sua vignetta.
  • Delle polemiche sulla vignetta di Vauro che rappresentava il ministro Elsa Fornero. Giudicata di "cattivo gusto" anche da autori che fanno delle grandi vignette satiriche, che però non sopravviverebbero agli stessi criteri di valutazione con cui hanno giudicano quella di Vauro.
Questi solo solo degli esempi perché se ci fermiamo solo al caso italiano, abbiamo anche il sequestro preventivo di Tex per tabagismo, fino alle accuse dei fumetti neri dell'epoca per arrivare alle accuse ai primi fumetti arrivati in Italia. Giudicati dannosi perchè essendoci meno scritte "rendono stupida la gente". A tal proposito consiglio di leggere il seguente articolo apparso su Rinascita, il quotidiano di Sinistra Nazionale. Il titolo dice tutto: "Fumetti, lo stupro della fantasia". Se vi state immaginando una mummia che scrive quell'articolo non ci siete andati lontano.

Ma tutto questo è cronaca che viene da politici o giornalisti e guarda caso la senatirce Dossi è-- OPSSS!!

La verità? La verità pura e semplice è che Squillo non ha il potere di influenzare la realtà.

La verità? La verità pura e semplice è che Squillo non sarebbe esistito senza la Mignottocrazia e il rapporto di morbosa e pura malizia che la Chiesa Cattolica Apostolica Romana ha con il sesso (non a caso una delle carte di Squillo è appunto il Senso di Colpa Cattolico).

Ed è per questo che sta succedendo. Perché la politica odia che gli si mostri che cosa sta facendo, che qualcuno faccia notare che il Re è nudo! 

Ma sopratutto odia una cosa: la concorrenza.

Quindi:

CODE DI PAGLIA
E CULI SUDICI.
   

1 commento:

  1. Quello di cui parli era l'editore della Topolin Edizioni. Tra le altre cose poi fu assolto con formula piena, ma solo in secondo gradoi in cassazione. Intanto però gli hanno rovinato definitivamente la vita e distrutto la casa editrice...

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