24/07/12

[Mondo Poster] Jeans Blues: Asunaki Buraiha

Apro questo primo post di "Mondo Poster" con una vera e propria dichiarazione d'amore.

AMO ALLA FOLLIA LE LOCANDINE CINEMATOGRAFICHE.

Sarà che alcuni dei miei ricordi cinematografici sono legati a cinematografi che fisicamente non esistono più, a sistemi stereo claudicanti, a proiezioni su pellicole sporche o con proiettori sistemati in modo tale che il proiezionista avrebbe meritato la lapidazione in pubblica piazza.

Sarà per il fascino dell'oggetto usato e vecchio che esercita su di me un influsso terrificante, sarà quell'aspetto di sogni lontani e perduti per film che poi, alla fine, potevano essere delle merde.Il poster però prometteva, prometteva sogni assurdi e proibiti. Anzi, per quel che mi riguarda, più sono sogni trash, più sono oltraggiosi e più mi piacciano. Bramo il giorno in cui riuscirò a mettere le mani su una locandina cinematografica originale di "Ilsa, She wolf of the SS".Sarà anche il giorno in cui dovrò spiegare che non sono un nazista, ma non si può avere tutto dalla vita!

Un giorno spiegherò anche perché questa foto mi emoziona al limite della "Sindrome di Stendhal".
Sta di fatto che quando vedo una locandina vecchia mi si apre il cuore, sopratutto quelle dei film anni '70. Sopratutto se sono giapponesi e se hanno per protagonista una delle mie muse ispiratrici. La regina dell'exploitation giapponese Meiko Kaji. Una cantante Enka che è diventata una delle bad ass del cinema mondiale. Una con lo sguardo più dolce e diabolico del cinema Made in Japan.

Non avrete il tempo nemmeno di cagare mattoni.
 Un giorno facendo i miei soliti giri nerd su Ebay (laserdisc, gadget di "Silent Mobius" o delle "Dirty Pair", vecchi registratori a bobine, ecc...) riuscii a trovare un seller che vendeva locandine cinematografiche giapponesi all'asta. Decisi quindi di puntare il tutto per tutto su due diverse locandine cinematografiche. Caso vuole che l'articolo che doveva rappresentare il prodotto "civetta", permettendo di far distogliere lo sguardo di chi puntava all'asta verso il mio vero obbiettivo, si è tramutato nel secondo oggetto che mi sono aggiudicato. Morale della favola: da una sola locandina cinematografica che volevo aggiudicarmi sono riuscito a portarmene a casa due e ad un prezzo davvero onesto. Una di loro è appena nello studio dove lavoro (e ne parlerò prossimamente), l'altra è in camera mia e non poteva andarmi meglio. Non avrei mai pensato, a soli 29 $ di potermi portare a casa un poster di quasi 40 anni fa di un film, anche se minore, di Meiko Kaji!

Jeans Blues: Asunaki Buraiha - 1974 - Sadao Nakajima
La copertina del DVD Toei, prego vedersi i cambiamenti cromatici.
 Il film vede per protagonista Hijiriko, cassiera in un locale di scambisti di Tokyo che ha perso interesse per tutto e tutti. Un incidente casuale con una delle macchine dei clienti "presa in prestito" le farà incontrare Jiro, un delinquente inseguito dai suoi stessi compagni e con dieci milioni di yen nel risolto della giacca. Questa nuova coppia andrà in lungo e in largo per il giappone diventando una sorta di "Bonny & Clide" alla giapponese. Il seguente filmato poi merita di essere visto, perché se vi ricorda Kill Bill un motivo c'è ed è in una delle sue inquadrature. 


Ed è bellissimo ogni mattina svegliarsi con questo poster sul muro davanti al proprio letto. Perché mi ricorda perché amo quel tipo di cinema, quel tipo di personaggio e sopratutto Meiko Kaji.

Andiamo, dove la si trova una così adesso?
Perché, come ho già accennato prima, essendo anche una cantante Enka, cantava le canzoni dei film che interpretava e scusatemi ragazzi se è poco...


Se vi interessa questo è la traduzione del testo della canzone...

Uomini allegri, che vengono da fuori città
Gridarono per le mie lacrime
Mi dissero di bere e dimenticare il mio dolore.
Bevvi per tutta la notte, fino a che il mio portafogli fu vuoto.
Circondata da dolci uomini
E dal suono della musica rock e blues
Danzo coi capelli neri sciolti
Turbini soffiano nelle terre desolate del mio cuore.
---— Ah, ah, una donna come me non ha che sfortuna
Quando finirà la mia infelicità?
Sarebbe meglio mettersi in viaggio per la prossima vita
Che mostrare la vergogna del modo in cui vivo.

See you soon, my muse...

Ed a tutti voi al prossimo poster...

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