13/02/13

"Les bêtes de Black City Tome 2 - Le poids des chaînes" bussa alla mia porta

Era il 18 ottobre 2011 quando alla mia porta suonò un corriere che mi recapitò un pacco tanto atteso (se volete leggere il mio post relativo a tale avvenimento cliccate pure qui, sul mio vecchio blog Strane idee sul Cervello). Si trattava delle copie di spettanza di Les bêtes de Black City - La chute des anges, primo volume della trilogia di vendetta di Jodie, Eloise e Enna, ex prostitute guidate da un'inesauribile sete di vendetta. E' passato più di un anno da allora e tante cose sono cambiate, la mia vita stessa è cambiata per cui l'arrivo di questo pacco...

...e la sua apertura, non hanno rappresentato più il momento di "solenne giudizio" che speravo ancora fosse. Alla fine sensazioni come [...] e un odore strano mi impatta contro il viso. E' odore di carta patinata e inchiostro "fresco". Un odore che non avevo mai sentito. Tolgo tutte le copie al suo interno, le divido secondo un criterio numerico e guardo con un misto di stupore ed "orrore" lo spettacolo che mi si presenta davanti. Già, lo spettacolo. Qual'è lo spettacolo questa volta?



Questo.... e non provo nemmeno un pensiero o una sensazione che possono essere anche minimamente paragonabili a quelle che più di un anno fa mi hanno animato dentro. Forse sollievo. Si, ho scritto proprio "sollievo". Il 2012 è stato un annus horribilis per me, che ha mutato molto del mio approccio alle cose e alle persone. Questo ovviamente si è riflesso sulla qualità di scrittura di questo secondo numero, che, a mio avviso, è ampliamente sotto la qualità che mi ero fissato di mantenere. Un passo falso? Può darsi. Una dura lezione per tutti? Sicuramente. Dovevo già capirlo che con la pubblicazione del primo ero entrato in una lega differente da quella a cui ero abituato a partecipare. Una lega fatta di responsabilità verso i lettori, verso l'editore e verso se stessi. Come persona e ancora prima come autore. Non è che possa fare molto, è andata così. Ci si ripiglia, si fa tesoro e si lavora a un terzo che spacca i culi e che renda soddisfatto me, il disegnatore Lorenzo Nuti, l'editore Tabou Editions e i lettori.

E questo è quanto.